La biennale d’arte moderna

La biennale d’arte moderna

LA BIENNALE D’ARTE MODERNA DI VENEZIA   1997-10-05

Sono all’interno dei giardini della mostra, seduta su una panchina all’ombra dei secolari alberi e lascio che gli occhi si riposino. Anche la mente è stanca, stanca di cercare l’arte nelle opere sinora viste.
L’importante, dicono, sia che l’opera trasmetta un’emozione, una qualsiasi. Mettendola così, alcune “cose” hanno suscitato in me un vero disgusto, altre un certo sgomento, per la maggior parte però, non c’era nemmeno quello e sono passata tra le varie sale osservando tutto attentamente, ma provando solo mal di testa e pesantezza agli occhi.
Non era tutto da buttare, certo (specie le strutture architettoniche fisse dei padiglioni!) ma salverei poche cose.
Cerco di capire qualcosa leggendo le targhette dove in genere c’é il titolo ma, o c’era solo il nome dell’autore, o era talmente strano e senza senso logico da far pensare che ci sia voluta molto più fantasia per inventarsi quello che per l’opera stessa; per alcune c’era scritto: “senza titolo”, forse, per quelle, darle un nome era chiedere davvero troppo!
Ora, non vorrei conoscere gli autori di queste opere, ma gli “esperti ” che le hanno selezionate per esporle in una così importante manifestazione e le loro motivazioni.
Mi sono spesso messa accanto a uno di quei lavori incomprensibili e senza titolo e sono rimasta a osservare i visi e le espressioni degli altri visitatori, ad ascoltarne i commenti e a divertirmi per l’incredibili e diverse interpretazioni. Un piccolo esempio: là dove io vedevo un enorme tubo di dentifricio strizzato che sporcava col suo contenuto due cuori, l’amica che era con me di cuori ne vedeva tre e romanticamente travolti da una freccia; per suo marito il tutto era il rottame di un aereo con l’elica contorta, in quanto a mio marito, lui si è limitato a scattare una foto, forse per ponderare la cosa con più calma a casa, a mente riposata.
Siamo tornati a Piazzale Roma a piedi, praticamente attraversando tutta Venezia. Sarò senz’altro troppo vincolata al passato, ma guardandomi attorno ho lasciato beata che i miei occhi si riempissero di quell’ARTE che penso si continuerà a scrivere nei secoli con tutte le lettere maiuscole.

Competenze

Postato il

marzo 2, 2017

Invia commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi