Quando all’ultimo momento…

QUANDO ALL’ULTIMO MOMENTO…

Cucite a macchina? vi piace sferruzzare? vi dilettate in un qualsiasi lavoro manuale? allora quanto sto per dirvi e cosa scontata!
E’ sabato sera, state lavorando da ore su un capo che volete indossare alla festa di domani; è una cosa impegnativa, delicata, di quel colore che vi dona così tanto, originale, speciale … siete quasi alla fine… un’ultima cucitura… e finite il filo per cucire!
Da giorni aggiungete righe su righe di quel maglioncino di soffice, bella, costosa, preziosa lana; l’avete trovata per caso durante una gita: eccola, era lì, stava aspettando voi esposta in quella piccola vetrina, era proprio quella che avete inutilmente cercato nei migliori negozi della vostra città, l’unica adatta per confezionare quel delizioso maglione visto sul giornale. Vi precipitate dentro a comperarla, la vostra dose di sfacciatissima fortuna oggi non ha limiti: il numero di gomitoli è limitata ma è giusto quanto vi serve. Il prezzo? a questo punto è solo un’inezia, la lana è vostra! E da quel giorno avete impegnato su questo lavoro corpo mente anima e occhi; ora siete quasi alla fine… mancano pochi giri per concludere la seconda manica… e l’ultimo pezzetto di filato dell’ultimo gomitolo vi scorre implacabile fra le dita!
Imprecare magari un po’ in questi casi è concesso: Miseriaccia!!! Poi chiamate a raccolta tutti i santi che vi vengono in mente e li pregate di prestarvi ognuno un po’ della loro proverbiale pazienza e in qualche modo cercate di finire il lavoro.
Perché voi, cuoche perfette, che avete sempre la scorta di tutto, proprio il giorno del compleanno di vostro marito, con i suoceri come ospiti, una prelibata cenetta già gustata, il dolce cotto a puntino… vi sentite mancare quando vi accorgete che non avete più nemmeno un grammo di zucchero per il caffè?
D’accordo, credo sia un male comune e non solo per le casalinghe, ma a me capita piuttosto spesso e alla rabbia e ai problemi per come rimediare le cose si aggiungono gli aspri rimproveri che faccio a me stesa; e anche se dicono: “mal comune, mezzo gaudio” il sentirmi in compagnia non mi solleva affatto il morale e sfido chiunque ad ammettere che non è così.

Competenze

Postato il

agosto 8, 2017

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