(prima del 1939 Amelia)
………..si capisce ci rassomigliamo perché continuano ancora a tormentarmi, pazienza tutto è buono per espiare i propri peccati. Ed ora qualche cosa di qui. Come già ti scrissi aspettava tutte le catechiste dai villaggi, vennero difatti la settimana scorsa, fecero tre giorni di spirituali esercizi, e alla chiusa due indossarono l’abito nero. Ti darò una idea della funzione. La Rev. Provinciale non venne perché aveva alcune suore che facevano la Professione, venne però Monsignore. Le due candidate dunque, entrarono in chiesa vestite sfarzosamente, con in testa un gran velo bianco, sostenuto da una bambina, essa pure vestita di bianco, tenendo in mano un gran mazzo di fiori. All’invito di Monsignore s’avviarono all’altare, rispondendo a tutte le domande e chiedendo il vestito delle catechiste, fecero la promessa di rimaner vergini lavorando per la missione. Avuto il consenso, mentre in chiesa cantavano un inno alla Madonna, andarono in sacrestia a disporre l’abito sfarzoso, indi ricomparvero in nero. Fu incominciato il S. Sacrificio della Messa, ed alla fine fu consegnato loro il Crocefisso. Finita la funzione furono accompagnate a casa dall’allegra comitiva fra lo sparar di petardi; fecero poi buon viso a una bella scatola di biscottini che aveva loro preparato per detta occasione. Passarono tutta la giornata in santa letizia e al dì dopo ritornarono tutte alle loro residenze. Speriamo che il Signore le aiuti a far bene perché d’occasioni di scendere al basso non ne mancano, questa gente è molto immorale, ha gli istinti veramente bestiali, gli icò in modo speciale, senza timore d’offenderli si possono chiamare maiali. Oh! quanto grande il dono della fede concesso a noi cattolici, bisogna venir fra i pagani e conoscere i loro costumi, le loro superstizioni, povera gente! in principio ci meravigliavamo di non trovare fra questa gente alcun deforme, sfido io, li sopprimevano tutti appena nati, anche se hanno una minima imperfezione, li uccidono subito. A Keng-tung aveva una ragazzina con un’orecchia più piccola dell’altra, una sua cugina mi disse che sua madre ebbe compassione e la coperse subito con un berrettino perché, per detto difetto, doveva ucciderla subito.<
Amelia carissima quanto fummo fortunate di nascere in paesi civili.
Riguardo allo scritto non temere che io guardi alla calligrafia ed agli errori a me bastano le tue notizie te ne sarò sempre gratissima. Immagina quanto piacere m’abbiano dato le tue figlie nello scrivermi, il Signore benedica e ricompensi la loro bontà. Nella mia ultima avrai letta la raccomandazione che ti faceva di non scrivermi più riguardo alla stoffa ricevuta, fa quello che vuoi perché io ho mandato tutto a te, tranne le scarpe e la sciarpetta per la mamma. Coraggio Amelia carissima, non angustiarti tanto per le ingiustizie che ricevi, quando tu non serbi rancore, basta, avrai così occasioni di guadagnarti un po’ di meriti in Paradiso, è tanto breve questa vita che val la pena di soffrire un poco per guadagnar l’eterna. Sperando che Giacomo continui a lavorare le mando un cordiale saluto, così pure a Bruno, Nina e Sergio, per te poi ne serbo una grande quantità, uniti a un’infinità di baci ed abbracci, mentre ti prego a credermi tua sempre più che aff.ma sorella suor Andreina.
Mi sembra d’averti accontentato scrivendo due parole a quelli che desideravi. Volevo aggiungere due righe per Edvige ma passa il peso, manderò un’altra volta.
Commenti recenti