COGLI L’ATTIMO 15-3-1997
Apro la finestra al sole della nuova primavera; l’azzurro del cielo si intona perfettamente al mio umore.
Che giornata stupenda! e io sono tutta allegria e buonumore dovuta anche alla combinazione perfetta di una mattina di sole, una temperatura ormai tiepida, nessun grosso problema a struggermi… e anche al fatto che, dopo parecchi giorni, stamani finalmente tutti i componenti della famiglia sono usciti di buonora e non torneranno che a sera. Ho la giornata tutta per me!
Nemmeno la noiosa routine quotidiana dei lavori domestici fiacca l’accordo perfetto che oggi ho con me stessa e col mondo; non c’è nessun motivo specifico, oggi ho la psiche al settimo cielo e uno è più azzurro e dolce e assolato dell’altro, il perché non lo so… ma è poi così essenziale dare una spiegazione a ogni cosa? L’importante è che oggi sia così… e basta.
Comunque per una fatalità incredibile, sembra proprio che cose e avvenimenti si siano oggi alleati per far andare tutto bene; recandomi a far la spesa ho incontrato un’amica con la quale ho chiacchierato un bel po’, al supermercato le offerte speciali (strano ma vero) erano applicate a prodotti che uso normalmente, non c’era la coda alla cassa e perfino le borse non pesavano tanto. Quando sono passata a salutare mia madre il caffè che mi ha offerto era insolitamente gustoso e non mi sono scottata la lingua come al solito. A pensarci bene, quest’ultimo forse non fa parte delle suddette coincidenze, ma è dovuto piuttosto al fatto che, dato il mio stato d’animo, l’ho bevuto con più tranquilla calma assaporandolo meglio (e attardandomi a soffiarci sopra un bel po’).
Rientrata, le faccende non mi sono pesate affatto, ho ricevuto una breve piacevole telefonata, e perfino la radio ha trasmesso canzoni e musiche di mio totale gradimento. Essendo da sola a pranzo mi concedo quel modo di mangiare che mi piace tanto ma che non posso fare quando c’è qualcun altro: in pratica, mentre preparo un paio di panini, uno imbottito di salame e uno con la Nutella, rosicchio in alternanza un paio di carotine sottili e dolci e delle caramelle che ho trovato in un cassetto fortunatamente dimenticate da qualcun altro, annaffio il tutto con una tazzona di caffelatte guardando alla TV tutte le stupidaggini che mi passano sotto tiro. Un insieme insomma di piccole cose che servono però a far scorazzare l’umore sopra le nuvole.
Oggi è decisamente una bella giornata!
E ora? qualche altra faccenda e… zac! in un’atmosfera simile non poteva non arrivare anche un’ispirazione poetica. E’ da un po’ che non scrivo, ma oggi è una giornata proprio fortunata; corro a prendere carta e penna per non lasciarmi fuggire quest’attimo così prezioso… Fisso per un solo istante il candore del foglio, punto la penna… e sono già arrivata alla fine!
Sì, questo, è vero, mi succede sempre, scrivo decisamente di getto, specie le poesie, ma oggi la velocità è quasi un controsenso! avrei dovuto andar piano, assaporare lo spirito dello scritto, elaborarne la forma, soppesare ogni pensiero beandomi di ogni parola, così come ho fatto non c’è mica nessun gusto!
Decido dunque almeno di rileggerla piano e con molta attenzione… ORRORE!!! quasi senza accorgermene ho scritto una poesia triste!
Sbatto la penna sul tavolo.
E’ vero che ho deciso di non chiedermi perché mi succedano certe cose, ma oggi posso anche concedermi un ripensamento. Perché, dunque, questo scritto non è in sintonia con il resto della giornata? Accidenti! e proprio alla cosa a cui terrei di più!
L’attimo creativo è davvero la cosa più difficile da cogliere e la più fuggente, è passato, e pensare ora a celi blu passeggiate al sole o piacevoli compagnie non mi servono a farlo tornare indietro.
Per una ripicca verso me stessa lascio tutto abbandonato in malomodo sopra il tavolo e me ne vado in un’altra stanza.
Mi affaccio al balcone, chiudo gli occhi, lascio vagare la mente nella profumata brezza primaverile. Rientro, alzo il volume della radio, e vado a prendere tela e pennelli… la giornata non è ancora finita!
Commenti recenti