GELO 31-12-1993
In silenzio guardo fuori attraverso i vetri chiusi.
Mille e mille cristalli di cielo offuscano il mondo.
Nevica.
Come in un sogno il paesaggio sfocato
sembra senza luci e senza ombre,
nella surrealità del silenzio dell’ora mattutina
Nevica.
Il grigio della città è accentuato,
lo sostituirà l’effimero e troppo breve candore.
Nevica.
Un brivido corre lungo la schiena;
cerco il tepore
che una bevanda calda non può dare.
Scendono piccole gocce di gelo.
Fuori, o dentro di me?
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